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Dignità e coglioni

Finalmente hanno fatto il nuovo governo, quello tecnico, quello che dovrebbe servire a ristabilire le sorti del paese. Mica quello eletto legittimamente dalla gente, che non si può fare e le banche non vogliono.

C’era grande attesa oggi per la sfilza di nomi, in tante poi si sono cimentate nei giorni scorsi a scrivere lettere al Presidente Tizio, al Commendatore Caio e al Segretario Sempronio, tutte a implorare e supplicare il babbione di turno affinchè gli concedesse una maggiore “rappresentanza” al governo. E menomale che non è ancora Natale altrimenti le scrivevano pure in Lapponia al vecchio con la barba bianca che si cala giù dal camino queste letterine, con tutto il susseguirsi di firme e di appelli di certe donne tanto impegnate a farsi rappresentare. Cosa sia questa rappresentanza poi non ci è dato sapere e a cosa sia dovuta meno che mai.
E dire che ce l’hanno messa davvero tutta per farsi sentire, che sono perfino riuscite a farsi ricevere tramite dei rappresentanti: sìsì proprio così, dei rappresentanti come se fossero una categoria, le donne e i giovani. Rappresentanti delle donne di qua e quelli dei giovani di là, come se fossero dei panda in via d’estinzione. Ed è stato anche un bello spettacolo, ci mancavano solo i fuochi d’artificio e Palazzo Chigi con le luci stroboscopiche, per il resto ce lo siamo proprio goduto.
Ma oggi finalmente è arrivato il grande attesissimo momento e alla buon’ora stiamo tutti lì con le orecchie sparatissime ad ascoltare questi benedetti nomi.

Caspiterola, le ministre sono addirittura TRE. La metà esatta del governo precedente che aveva ben 6 ministre e dall’ 80° posto nel gender gap ci aveva fatto risalire al 46° pur lasciandoci arretratissimi in tema di Pari Opportunità rispetto al resto del mondo.

Ma allora per cosa festeggiano queste Camusso, queste Finocchiaro? Cos’hanno da complimentarsi tanto, da incensare e lodare il vecchio che avanza? Le leggo ovunque queste felicitazioni e pare proprio che tale contentezza sia dovuta al fatto che finalmente sono stati destinati alle donne dei ministeri “di peso” dove “peso” significa quei ministeri tradizionalmente maschili, destinati agli uomini, i ministeri coi coglioni insomma.

E a noi ci piacciono tanto questi ministeri qua, era ora che anche noi ci cimentassimo con un po’ di palle e di attributi maschili, era ora che anche noi ci prendessimo la briga di farceli crescere questi testicoli e di piantarla con tutte queste storielle del patriarcato, del sessismo e compagnia cantante.

Basta, basta, basta con quei ministeri lì che riservavano alle donne, la scuola, la ricerca, l’ambiente..ché c’ ha i coglioni la tutela del territorio? No. Chissenefrega di queste robette, vogliamo ministeri “di peso”, vogliamo i ministeri coi coglioni, è per questo che siamo contente.
Poi diciamocelo pure, l’importante è che queste nuove ministre non la diano di qua e di là sennò non siamo più contente, abbiamo bisogno di restituire dignità alle donne. Dignità e coglioni, coglioni e dignità: questa è la ricetta per il futuro.

Posted in Pensatoio, Satira.


4 Responses

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  1. Mary says

    Le donne sono di meno è scandaloso è vero. Però rispetto al precedente Governo non sono messe lì perchè sono belle e perchè hanno un curriculum da Miss Italia. Queste hanno veramente qualcosa da dire e poi si tratta di ministeri con portafoglio e più importanti. Io vedo un lieve passo avanti ce lo vedo ma grazie alle donne che hanno protestato e hanno chiesto a Monti di considerare le donne ma non vedo un passo avanti per quanto riguarda la presenza di donne perchè prima Monti stava per formare un governo di soli maschi, come in Arabia Saudita!
    Sembra che Monti voleva l’applauso per sole tre donne. Ma non dovrebbe venire spontaneo la presenza di donne?
    Come al solito siamo indietro, molto indietro. Però non sentiremo più battute come “sei più bella che intelligente”. A me Monti non piace proprio. Io temo che nel nostro Paese non faranno nemmeno una politica a favore delle donne, me lo sento. Dove è finito il ministero delle pari opportunità? Perchè lo hanno incluso nel welfare? davvero questi credono che la discriminazione delle donne è tutta nel lavoro? cosa faranno invece per contrastare i femminicidi? Per le violenze sesusali? per i centri antiviolenza?

  2. antonella says

    A furia di seguirivi, sto finendo per usare termini che poi, dopo averli usati, me li ritrovo qui, paro paro. In un forum di discussione su anobii, a proposito di Elsa Fornero, ho usato proprio il termine “babbiona”, “cattolicissima babbiona”, per l’esattezza, constatando come a lei siamo stati significativamente attribuiti il ministero del lavoro e delle pari opportunità, che è praticamente scomparso dietro il welfare. Ma dell’eclissi delle pari opportunità mi sono accorta solo io?

  3. Lorenzo says

    poi non è che una solo perché è donna è sempre la meglio de tutti eh… guardatevi il curriculum del ministro della giustizia : ha difeso Cesare Geronzi, i fratelli Caltagirone, Roberto Formigoni, Romano Prodi nell’inchiesta Cirio, Gaetano Gifuni (ex segretario della presidenza della Repubblica) e, nel processo per la strage di Capaci, Salvatore Buscemi, il capo della famiglia mafiosa di Passo di Rigano; inoltre ha assistito l’Eni e uno dei dirigenti di polizia imputati per l’irruzione nella scuola Diaz al G8 di Genova (accusato di torture).
    Insomma una che mette sempre la sua competenza al servizio di cause giuste…

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  1. ale+giova by alegribaldo - Pearltrees linked to this post on Dicembre 8, 2011

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