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La felicità in un solo dito

Repubblica paga (immaginiamo non lo facciano per la gloria) taluni soggetti noti per aver scritto cose fondamentali come:

– cercasi giardiniere

– chi non ha mai portato via qualcosa da una camera d’albergo

– i crampi di nadal

– il passato della signora murdoch

– i messaggini sono la nuova poesia

e potete trovare altri pezzi fondamentali, senza i quali non riuscireste certamente a sopravvivere, sul suo blog.

I suoi testi migliori vengono promossi in homepage come quello che vi si trova ancora adesso e che parla nientemeno che di una delle tante ricerche scientifiche britanniche, e gli scienziati britannici in quanto a ricerche sono pari soltanto ai nazisti, in cui si spiega la teoria delle due dita, anulare e indice, che posti in relazione tra loro realizzerebbero una vera e propria differenza di genere.

Malafemmina, da feisbuk, dice: “Io valuterei seriamente la teoria del dito medio. Notoriamente queer, senza discriminazioni di genere. Puoi usarlo con chi ti pare e come ti pare e soprattutto puoi usarlo contro scienziati così scemi e intenzionati a dividere ancora il mondo in maschi e femmine.

Se poi avete voglia di verificare come si caratterizza l’uso delle dita negli esseri umani potete guardicchiare questo video, ovviamente vietato ai minori, e potete provare a dirci se certi esperimenti vi vengono bene con l’anulare o l’indice.

Noi per esempio, e vorremmo che gli scienziati prendessero nota, preferiamo toccarci con il dito medio. L’indice è un di più ma l’anulare al momento non ci serve. L’importanza delle dita in alcuni frangenti della giornata è qualcosa sulla quale spereremmo davvero si concentrassero gli scienziati. Suggeriamo lunghe e attente ricerche, meticolose, meravigliose, a proposito dell’uso delle loro dita. Potrebbero certamente trarne beneficio.

Altra news che i quotidiani amano farci conoscere è quella a proposito del fatto che il film della Comencini, quello che parla di maternità non rassicurante, è stato fischiato dai giornalisti.

E non capisco dove sta la sorpresa. Quando mai i nostri giornalisti hanno messo in rilievo il ruolo di chioccia/riproduttrice italico? Quando è successo che i giornalisti abbiano messo in cattiva luce madri e donne attraverso i loro articoli? Quando è successo che i giornalisti hanno tenuto a precisare che le caratteristiche “femminili” riassumono standard minimi non superati i quali le donne vengono abbattute? Quando è accaduto che i giornalisti abbiano dato addosso alle donne anche quando i delitti venivano commessi da uomini? Quando è accaduto che tutta la materia circa l’educazione dei bambini, il lavoro di cura e altri doveri similari venivano addebitati interamente sulle donne con gravi accuse nei confronti di chi non obbediva? Quando è accaduto che si è considerata l’assenza paterna come il fatto meno rassicurante in assoluto della genitorialità? Quando è accaduto che dubbi e solitudini delle madri siano state rimosse? Quando è accaduto che non si è riconosciuto alle donne il diritto all’egoismo o che non si è patologizzato il diritto delle madri ad essere persone?

Diciamo che è accaduto sempre o la maggior parte delle volte. E dunque non possiamo essere sorprese nel sapere che questa casta di misogini iscritti all’ordine abbia ritenuto che la narrazione della maternità non rassicurante, detta per quella che è, abbia causato reazioni inconsulte.

Da gente che si interessa alla differenza tra il dito anulare e medio che cosa ci si può aspettare? Niente. Assolutamente niente.

Dita in movimento nei luoghi giusti anche per voi e buona giornata!

Posted in Pensatoio, Satira.


One Response

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  1. Serbilla says

    Questa delle dita mi è era sfuggita..