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Lasciami entrare

“Lasciami entrare” è un film svedese di Tomas Alfredson. Me l’ero perso e per fortuna l’ho recuperato perchè sarebbe stato un peccato non goderne.

Dimenticate le idiozie alla Twilight. Scordatevi le romanticherie che ripuliscono il sangue dei vampiri per dividerli in buoni e cattivi e farli diventare come la parodia dei personaggi dei film tratti dai tomi di federico moccia.

Dimenticatevi di tutta quella brutta serie di revisionismi hollywoodiani della tradizione sulle narrazioni dei vampiri. Tornate un po’ indietro, quando la narrativa recuperò un genere letterario che rispondeva alle esigenze di dissacrazione di un tempo moralista, inquisitorio, puritano, bigotto, vittoriano. Quando cioè a furia di usare mostri, streghe, lupi mannari e appestati per spaventare la gente, controllarne corpi, sessualità, paura e imporre sistemi repressivi sempre più gravi, quei mostri presero vita e diventarono l’alternativa al perbenismo delle ore diurne, quelle in cui tutti fingevano di essere altro rispetto a ciò che erano davvero.

Ed eccolo lo straordinario genere che rivelava le ipocrisie di intere generazioni e che regalava appeal al mondo della notte, quello promiscuo, in cui il sesso era esplicito, in cui i riferimenti erotici erano senza censure, in cui donne e uomini diventavano per una volta uguali nelle esigenze di godimento o di nutrimento per fame e non per il piacere di uccidere.

Hollywood ha edulcorato il genere, lo ha riempito di stereotipi sessisti, ha calcato la mano sulle differenze tra vampiro maschio e vampiro femmina, tutti ineluttabilmente etero, e gli ha ricucito addosso le stesse, noiose, identiche pulsioni dei filmetti da quattro soldi che vengono distribuiti ogni giorno per rincoglionire la gente.

Giusto in Buffy la cacciatrice ogni tanto si vede qualcosa di superficialmente spregiudicato: la promiscuità, le pulsioni erotiche della protagonista, la coppia lesbica, le relazioni miste tra mostri che restano mostri (senza fingersi umani) e umani che restano umani (riuscendo perfettamente a simulare i mostri). Tutto ciò prima di tornare a calcare le tradizioni del cinema americano, con i sacrifici delle vergini, la purezza degli intenti, la guerra giusta contro i cattivi, avendo chiaro che è sempre la stessa categoria di soggetti che decide chi è il cattivo e chi buono.

Con Twilight abbiamo davvero toccato il fondo. Ci ritroviamo a fare il tifo per i vampiri cattivi mentre le scene piene di buoni sentimenti fanno venire il diabete a distanza. Gli stereotipi sessisti sono infinitamente aggravati dall’impossibilità di intercambiabilità dei ruoli. “Io tarzan tu jane”, muniti di dentoni, è di una noia mortale, sta educando una intera generazione su schemi che hanno rimbambito il vampiro e l’hanno fatto diventare patriottico, monogamo, platonico, monacale. Una specie di King Kong senza peli che però perde il fascino di quel grande gorilla che almeno combatteva contro pregiudizi invece che rafforzarli.

Manca qualche corso per la “purezza” e la “verginità” qui e là, un po’ di moralismo financhè contro il narghilè, una intensa sessione di scene in rallenty in cui lui salva lei altrimenti lei si gratta i glutei perchè da sola non sa proprio come sopravvivere ed è un horror di quelli inutilmente solo un tantino splatter per i quali perfino nanni moretti urlerebbe “ma come parliiiii!”.

Senza dilungarmi troppo, altrimenti finisco dopodomani, a proposito del film “Lasciami entrare” posso dire che non ha nulla di quella originaria tradizione letteraria ma almeno ha il merito di averla rivisitata per farne qualcosa di particolarmente speciale.

Protagonisti sono due bambini: lui viene molestato ogni giorno da bulli contro i quali immagina una severa vendetta, lei è una vampira nel corpo – che non ha sesso – di una dodicenne. Ha l’esigenza di nutrirsi e non è una cosa semplice. Uccide per sopravvivere ed è molto più umana dei bulli che continuano a torturare il ragazzino.

Avviene tutto con delicatezza, una poesia rara in un horror, una definizione delle emozioni, una restituzione di vulnerabilità, un tratteggio dei personaggi che lascia inteneriti. I due bambini diventano amici, si innamorano, si aiutano l’un l’altra, fino al momento in cui lei viene aggredita da un uomo violento, un ubriacone, una persona infida che trova il senso della sua vita nel linciaggio di quella che ritiene essere un mostro e lui, dopo essersi ribellato e aver reagito, viene quasi ucciso dal branco di bulli che per l’occasione ha chiamato il fratello più grande di uno del gruppo.

Lui salva la vita a lei e lei salva la vita a lui. Ed è il mondo là fuori che è mostruoso e non i due che sono in grado di convivere senza ipocrisia con la dualità che esiste dentro di loro.

Sono soggetti complessi, mai banali, splendidi per le metafore che esprimono e per il loro candore. Il resto del mondo appare di una monotonia, mediocrità, sporcizia, volgarità infiniti.

Ecco la parola giusta: c’è chi ha reso il genere vampiresco “volgare” e chi gli ha restituito dignità. Questo film compie questo passaggio ed è per questo che vale la pena di vederlo.

Posted in Pensatoio, Scritti critici, Vedere.


12 Responses

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  1. cri says

    Loredana Lipperini ne aveva parlato all’uscita del film… Richiamando anche il libro in cui emerge un dettaglio molto interessante: Eli non è una femmina, Eli non ha sesso.

    http://loredanalipperini.blog.kataweb.it/lipperatura/2009/01/13/vampiri-e-un-punto-a-capo/

  2. Serbilla says

    Dimenticavo
    @Chiara.. sputa i nomi!!!
    (per cortesia 😀 )

  3. Serbilla says

    Occhei, confesso, anche io amo i vampiri e le vampiresse epperò non sopporto a Bellaaa.
    Evviva Buffy! “Lasciami entrare” m’è scappato ma mò lo ripiglio, grazie ^_^. Ho da poco approcciato True Blood, però mi è stato spiegato che, non l’ho visto e quindi non lo so con certezza, tutta l’indole indipendente di Sookie nella trasposizione si perde abbastanza, ruoli un po’ sconvolti e salvataggi in situazioni in cui lei nei libri se la cava da sola, Sookie femminista si trasforma in eroina quasi romantica? non m’è piaciuta come cosa e sto evitando la serie televisiva.

  4. maria says

    @alessandra
    1 ahem… twilight per me è un polpettone idiota e insopportabile: e ho letto tutti e 4 i libri, quindi posso dirlo.
    2. parlarne male è lecito visto che stanno rompendo l’anima ovunque coi film, e se tutte le tue amiche (TUTTE) ne vanno matte, persino tua madre (non scherzo), allora parlarne male diventa quasi automatico…
    3. twilight è quanto di più sessista ci possa essere: lei è un’inetta, lui è perfetto, lei per diventare all’altezza del maschio perfetto è costretta a farsi trasformare, perché se no rischierebbe la vita costantemente e invecchierebbe, e comunque avrebbe sempre i complessi sul suo aspetto e non si codrebbe una vita sana con un sano rapporto col proprio corpo: lui è possessivo, antico, noioso e appiccicoso… lei una la cui massima aspettativa dalla vita è adorare edward e non incazzarsi mai con lui o contraddirlo…

    Devo continuare?
    Sì. Il fatto che lei senta pulsioni verso altri ragazzi la fa sembrare inferiore al vampiro, lei è una povera umana infida e schifida e il vampiro un santo, questo è il messaggio che passa, e Bella per essere all’altezza non solo fisica ma anche morale di Edward deve per forza farsi vampirizzare, e se permetti è noioso, di dei e angeli perfetti ne abbiamo già abbastanza tutti i giorni per desiderarne altri pure nei libri…

  5. lidia says

    dimenticavo: mary shelley è dello stesso periodo storico/letterario ed è stata fantastica.

  6. lidia says

    @chiara:
    i nomi di queste scrittrici?
    grazie 🙂

    e grazie anche per la segnalazione del film di Walai!
    non lo conoscevo.

  7. Chiara says

    A proposito, ho letto alcuni brani di scrittrici lesbiche che hanno “reinventato”la tradizione etero-voyeristica delle lesbiche vampire in modo molto interessane, ma non credo che in Italia si trovino le loro opere…
    Chiara

  8. Lady Losca says

    Cacchio! Bellissima analisi!
    🙂
    In realtà Lasciami Entrare è tratto da un libro, che, indovinate un po’, fa parte della famosa scuola svedese da cui provengono anche scrittori del calibro di Stieg Larsson…

  9. Chiara says

    Stephanie Meyer è mormone e questo gruppo religioso non brilla proprio per femminismo(anche se ovviamente non sono gli unici!). Già Mary Shelley, in Frankenstein, fece vedere come i mostri in realtà siano spesso le persone comuni.Sarebbe un bene ricordarsene anche oggi.Grazie per le segnalazioni sui film meritevoli!
    Chiara

  10. Viviana says

    Ma che bel post ^^ da amante dei film sui vampiri vi ringrazio. Buffy è stato il mio telefilm preferito e sicuramente l’unico sui vampiri che mi abbia entusiasmato (Angel, che dovrebbe esserne il continuo, mi ha stufata già dalla seconda puntata… tutta la novità che c’era in buffy era sparita e si era ritornati alla figura del supervampiro perfetto che salva il mondo… marò, io Angel l’ho sempre odiato, preferivo Spike che era sicuramente più credibile. Per non parlare di Supernatural, un telefilm che vede come protagonisti due fratelli che hanno ereditato dal padre l’attività di caccio tari di demoni. Sono molto supereroi, salvano tutti e tutte, soprattutto tutte, da demoni cattivi e spregiudicati. Hanno dei momenti in cui la loro perfezione vacilla, in cui commettono errori però restano comunque troppo perfetti. L’unica cosa che mi piace è il fatto che anche gli angeli appaiono cattivi, e questa è sicuramente una novità… anche se credo abbiano preso spunto da un po’ di manga). Ritornando però ai film sui vampiri, Twilight non lo sopporto e non riesco a guardarne neanche i trailer (vedere un vampiro che si censura sessualmente è troppo… per non parlare del suo sguardo da pesce lesso, i suoi modi da lord ottocentesco e la sua mania di supereroe… cioè dov’è la cazzimma vampiresca??). L’ultimo film sui vampiri che ho visto è stato Underworld (1° e 2°) che mi ha incuriosito perché la protagonista era una vampira. Anche in questo film vengono riprodotti ruoli sessisti… però ci sono dei lati positivi: la protagonista si ribella al padre-padrone-patriarca, si ribella alla sua razza e si allea con quello che da secoli le avevano detto essere il nemico (il licantropo) e che invece si rivela essere l’unico suo amico. Inoltre questo licantropo alla fine muta in qualcosa di nuovo, un misto di vampiro-licantropo, ma per tutto il film i vampiri cercano di impedire questa fusione perché credono che ciò provocherà la morte della loro specie. Questo atteggiamento mi ha ricordato gli omofobi/lesbofobi che impediscono alle coppie omosessuali di adottare o avere bambini, o anche di sposarsi o amarsi, perché credono che ciò comporterebbe l’estinzione della specie. Nel film invece il nuovo mutante è imbattibile e diventa l’unica speranza per la continuità e non l’estinzione delle due specie. Per questo motivo mi è piaciuto molto, ho pensato che il messaggio che inviava fosse estremamente positivo ^^
    Dopo questo film però non ne ho trovato altri di decenti (ce ne sono milioni con protagonisti maschili che o fanno i benefattori , pur essendo vampiri, o fanno i cacciatori di vampiri… e devo dire che non li ho graditi) volevo chiedervi se potevate indicarmi qualche film, seppur vecchio, dove però i vampiri sono vampiri ^^.

  11. Walai says

    E’ un filmone..concordo in strapieno con voi.
    Però avete dimenticato True blood, antifascista, antisessista, antirazzista e in tanti spunti iperfemminista!
    http://ladyradiolina.blogs.teknusi.org/2010/04/28/sangue-vero/

  12. Alessandra says

    Ma Twilight è un libro per ragazzine… io l’ho letto quando avevo 19 anni e mi è pure piaciuto, se lo si prende per quello che è.
    Da quello che scrivete, mi sembra non abbiate letto la saga ma i pregiudizi in rete contro la saga. Perchè avrei 2-3 cose che smonterebbero cose da voi dette (prima fra tutte il fatto che sia lui a salvare lei). Per non parlare che nel terzo viene detto che la relazione tra Bella ed Edward non è sana… Però è fantasia, dannazione.
    A me la saga stufò al 4° libro, ma mi chiedo perchè la gente a cui non piace sia ancora qui a parlarne.
    Il vampiro… il vampiro… ma chi lo hai mai visto un vampiro? E se davvero brillasse alla luce del sole? U_U

    Twilight non ha mai preteso di fare da contraltare alla tradizione vampiresca. Se lo è diventato è anche colpa di persone che lo hanno iniziato a paragonare a stoker pur di criticarlo. Quando basterebbe aspettare che il tormentone svanisca, come tutto svanisce.

    PS: e se poi pensate che Tw sia come Moccia, beh, temo non abbiate letto nè uno nè l’altro. Io l’ho fatto (per divertimento più che altro) e sono ben diversi. Ma la realtà è che non sono classici nè mai lo saranno. Sono librettini usa e getta e così vanno visti.
    E diamo tregua a queste adolescenti… è già tanto se leggono ormai.