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Come gli antifemministi giustificano il ricorso alla violenza sulle donne

Continuiamo a documentare quello che succede sul web.

Facebook ha chiuso la pagina della campagna "Riconosci la violenza" su segnalazione dei maschilisti (ne avevamo parlato qui). Non contenti i maschilisti si sono spostati tutti sulla pagina di Anna Paola Concia.

Come dire: non solo alle donne su facebook è vietato fare campagne contro la violenza sulle donne ma è perfino vietato di "esistere" in quanto persone.

Non si tratta di un caso singolo. E’ oramai una modalità consolidata. E’ lo scontro con il quale le donne che anche solo accennano a campagne contro la violenza sulle donne hanno a che fare.

Questi maschilisti, che clonano pagine e pagine e impediscono a ciascuna di manifestare la propria opinione, che aggrediscono le donne in quanto donne, hanno una costruzione mentale che va dal soggetto squallido a quello che ogni tanto argomenta, da quello minaccioso, a quello che viscidamente insulta.

Non si tratta di presenze "simboliche" ma di soggetti reali che costruiscono una filosofia reale che viene data in pasto a centinaia di migliaia di persone che vengono indottrinate in questo senso.

Della materia prettamente politica vi abbiamo già parlato. Si tratta di una questione che va discussa con criterio.

Ci troviamo di fronte invece a soggetti con una mentalità da nazi/leghista che usa gli stessi atteggiamenti discriminanti per gli stranieri riferiti alle donne.

Questo tipo di soggetto è intriso di una mentalità fortemente misogina e addirittura riesce a immaginare che alcune donne siano talmente "nemiche" da poter giustificare il ricorso alla "violenza" (come per i fanatici antiabortisti americani) come atto estremo di liberazione da quella che descrive come una sudditanza [Leggi].

Si chiama istigazione all’odio contro le donne, apologia di violenza e femminicidio e ha portato in canada all’omicidio di ben 14 donne su motivazioni antifemministe.

Noi prendiamo molto sul serio ogni minaccia che fino ad ora più o meno indirettamente o direttamente ci è arrivata ma a prescindere da questo, fino a che saremo in vita, fuori da ogni retorica, registreremo il fenomeno per quello che è.

Se può accadere che dai simpatizzanti di forza nuova arrivi l’invito allo stupro delle femministe (ricordiamo che due anni fa a lucca fu compiuto uno stupro punitivo nei confronti di una sorella lesbica), può perfettamente accadere quello che è stato prospettato qui, qui, qui, qui e nella lieta conversazione primaverile che una nostra amica ha dovuto sostenere e che leggete sotto. Ricordandovi che tutto il materiale che noi abbiamo documentato su web sessismo, neomaschilismo & affini si trova alla categoria "Misoginie", vi auguriamo una buona lettura!

Posted in Anticlero/Antifa, Fem/Activism, Misoginie, Muro del Riso, Omicidi sociali.


3 Responses

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  1. trilly says

    Leggo già da un po’ questo nìblog e se devo essere sincera mi sembra uno dei pochi in cui la gente può ancora pensare con un po’ di cervello… grazie quindi!

    Commento editato.
    leggi:
    dei tuoi link passati di straforio, car@ trill@ non ce ne facciamo niente.
    http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/04/29/terrorismo-e-stupro-digitale

  2. viviana says

    Queste persone stanno male, ma proprio male. Parlano di violenza “doverosa”, di donne che non esistono se non nelle loro menti malate e di nemici da sconfiggere. Ma ci vuole tanta ignoranza e tanto indottrinamento, lo chiamerei pure lavaggio del cervello, ma poi un pò li deresponsabilizzerei e non ne ho alcuna intenzione… questi sono pericolosi per tutti e tutte, e anche per loro stessi. Uno che ti minaccia su facebook e non si rende conto della gravità delle cose che dice, deve stare male. A questi soggetti davvero raccomandabili, mi verrebbe da consigliare di aprire gli occhi, di uscire dal mondo fittizio in cui si sono rinchiusi per fare i porci comodi loro, gli vorrei dire che sono ridicoli e che oltre le quattro minchiate che dicono, e sono sempre le stesse perché anche la follia ha un limite se la si vuole far passare per verità, non dicono altro. Il fanatismo è proprio una brutta cosa, ma questi se lo sono cercato, lo hanno voluto, probabilmente perché gli permette di sfogare la loro violenza indisturbati e anzi, anche legittimati da un governo che li sostiene e li protegge. Però hanno sottovalutato le donne: noi r-esistiamo, sempre e comunque… alla faccia di chi ci vuole male. Tutta la mia solidarietà alla ragazza che ha subito queste minacce.

  3. Nadia says

    Il gentiluomo immagino che invece applichi ampie giustificazioni agli uomini che compiono gli stessi atti sui figli… e una volta il raptus, e una volta la malattia, e una volta boh. Cosa farebbe, il gentiluomo, agli uomini che uccidono a martellate, a coltellate, a colpi di pistola, e con mille altri mezzi i figli propri o altrui (in tal caso meno figli, e meno bambini)? Li premia, li paga, fa una standing ovation, sarà stata colpa dei bambini che han fatto il capriccetto di troppo, si sa. Mai fare il capriccetto a papà tuo che ti scanna come un coniglio, bambino birichino…